Voltafaccia dell’eurocommissario Dalli alla legge contro le lunghe tratte verso i mattatoi
Il commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori John Dalli, protagonista di un clamoroso voltafaccia nei confronti di associazioni, parlamentari e dei 1.103.248 firmatari della campagna 8hours, è arroccato nel silenzio benché abbia già ricevuto oltre 20mila lettere di protesta. Il 7 giugno infatti, dopo aver ricevuto dall’eroparlamentare Dan Jørgensen e dal presidente di Animals’ Angels Christa Blanke il risultato di un lavoro straordinario, a testimonianza di una forte volontà popolare e politica di limitare in tutti gli stati membri la durata dei trasporti per gli animali destinati al mattatoio a non più di otto ore, di fronte alle telecamere Dalli annunciava che per il 2014 la Commissione avrebbe pubblicato una proposta legislativa riguardante il trasporto di animali vivi e la sua durata, riferendosi anche al fatto che alcuni animali dovrebbero essere trasportati per molto meno di 8 ore.
Pochi giorni dopo, tuttavia, egli negava di aver mai pronunciato tali parole, perfettamente riscontrabili nel video che si trova sul sito www.8hours.eu., suscitando disgusto in tutta Europa.
Incoraggiato dal suo inqualificabile comportamento, a metà giugno il Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura riunito nel Lussemburgo ha ritenuto di adottare conclusioni in merito “alla protezione e al benessere degli animali” che escludono di rivedere l’attuale Regolamentazione EU 1/2005 sul trasporto a lunga distanza degli animali, a dispetto dell’impegno profuso e della volontà espressa da centinaia di associazioni, europarlamentari e da oltre un milione di cittadini.
Per unirsi alla protesta, ogni coordinata è sul sito www.8hours.eu.
Il Commercio EU ha iniziato una miseria grandissima per gli animali che vengono transportati da un paese al altro solo per soldi che L’EU pagha per questa azione crudelissime.
Adesso vivo in Inghilterra, dove proprio quest’anno stanno rincominciando con gli “veal cages”. Non piu colline verde per gli farm animals. Tutto il commercio e per il export a paesi piu grandi (come China etc.) E come la storia del Ragazzo della Via Gluck di Adriano Celentano tanti anni fa. Finche pensiamo che sono poveri quelli che hanno da mangiare etc., ma non tutti
i gadgets che abbiamo noi, non c’e speranza. Dopo la guerra mondiale un uomo
prigioniero in un campo di Hitler dava un pezzo di pane a la mia madre. Qui, tutti dicono che questo non dovra accadere mai piu. Comunque, se c’e qualcuno nella terra in strada tante volte non girano neanche la testa. Hanno i loro “pets”, ma pocchissimi sono disposti a protestare per i diritti degli animali.. Una decina d’anni fa lavoravo in un ufficio come PA in un ambasciata.
Non funzionavano i radiatori e tutti ne parlavano per tutta la matina che non potevano lavorare su questi condizioni. Io mi rivolgo al capo del Departimento per mandare a casa tutti per quel pomeriggio. Lui rideva, poi dopo mi diceva di far venire ogniuno nel suo ufficio. Fra pocchi minuti erano tutti assemblati nel suo ufficio. Lui chiedeva se c’era qualcuno che non voleva continuare per il freddo.
Nessuno diceva niente e tutti ritornavono al loro posto, perche nessuno aveva il coraggio di parlare. Si imagina una situazione nel 1941… Il coraggio civile, una virtu che si trova sempre a meno…
Ciao, Suzanne
Grazie Suzanne per i tuoi racconti attenti e per le belle e generose parole. Un abbraccio e buon Natale