Il talento della gatta Holly: 200 miglia per tornare a casa – da Repubblica sera

 A dire il vero non si ha la più pallida idea di come ci riescano, ma ogni tanto accade: questa volta è una gatta di quattro anni ad aver riacceso lo stupore di studiosi e comportamentalisti, ritrovando la via di casa dopo essersi smarrita a grande distanza. Ci ha messo due mesi Holly, e ha percorso la costa della Florida per quasi duecento miglia verso sud, fino a raggiungere West Palm Beach. Sgattaiolata fuori dal camper dei coniugi Jacob e Bonnie Richter, una coppia di pensionati in vacanza a Daytona per assistere a un rally, si era persa nell’affollatissimo campeggio e aveva perso definitivamente l’orientamento a causa dei fuochi d’artificio esplosi il giorno dopo. Abituati a viaggiare con la loro gatta, i Richter non si erano dati pace, ma ogni ricerca, le segnalazioni a autorità e associazioni locali, si erano rivelate inutili. Sconsolati, avevano fatto ritorno a West Palm Beach tormentandosi, pensando ogni minuto alla micia dal mantello tartarugato che soleva arrampicarsi sulla spalla di Bonnie.
 Un paio di settimane dopo, cade nel vuoto la segnalazione di un volontario, il quale li chiama sostenendo di aver visto un gatto simile a Holly intento a mangiare intrufolato in una colonia felina di Daytona. Passano i giorni, i Richter si sforzano di non pensare a cosa possa esserle accaduto e abbandonano le speranze. Finché, con l’anno nuovo, una ricercatrice universitaria di West Palm Beach scorge nel proprio giardino una gattina tricolore assai male in arnese. Magra, disidratata, sfinita, miagola chiedendo aiuto. Per sei giorni la donna e i suoi figli la nutrono, chiamandola Cosette (il soprannome di Eufrasia ne I Miserabili di Victor Hugo). Quindi si stabilisce di portarla dal veterinario, per un controllo. Il medico nota zampe e unghie consumate, come se avesse camminato a lungo; per puro scrupolo la controlla con il lettore di microchip. Con meraviglia generale, la gatta è regolarmente registrata: al telefono i Richter scoppiano in singhiozzi.
  Tornata alla sua famiglia, Holly impiega qualche tempo per recuperare del tutto, ma ostenta legittima soddisfazione per una di quelle imprese che ci invitano a non sottovalutare le altre specie.

 

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