Bus al Gianicolo, parcheggio trappola
Da soluzione a trappola: così sembra profilarsi il parcheggio per i pullman turistici del Gianicolo, subentrato nel novembre scorso a via della Conciliazione. Dentro sono predisposti cinque stalli dove i bus (53-70 persone ciascuno, a seconda delle dimensioni) scaricano e ricaricano i passeggeri, quando non si tenta la sorte fuori, lungo le infernali file quotidiane.
L’accesso è unico, entrata e uscita, con una curva a gomito che rende ardua la manovra di veicoli lunghi 12-14 metri. Ciascuno dispone di 15 minuti gratuiti per far scendere o risalire i passeggeri, poi si paga. Perciò ogni autista cerca di sbrigarsi, tenendo il motore acceso e, talvolta, uscendo e rientrando, pur di non attivare la tariffa. “Ipotizziamo che si concedano dieci stalli insieme, la metà improvvisati. In un quarto d’ora scenderebbero almeno 500 persone, duemila all’ora” spiega una guida. “Ma come può essere, se a piazza San Pietro si radunano in 85.000, di cui l’80% arriva in pullman? E il problema non riguarda solo i mercoledì delle udienze papali”. Di questa stagione poi da Civitavecchia si presentano circa 200 bus al giorno con i crocieristi, negli stessi orari dei visitatori di terra, assieme ai quali annaspano nel sotterraneo fra i gas di scarico. Ai 300 permessi giornalieri stimati per entrare in Città, vanno quindi sommati gli abbonamenti. “Abbiamo appoggiato la decisione di trovare un’alternativa al vecchio sistema” dice Andrea Genovese, presidente del sindacato Emet che rappresenta noleggiatori di auto e bus “ma da febbraio erano previsti stalli di supporto. Potrebbero realizzarsi a largo Cavalleggeri, via delle Fornaci, viale Giulio Cesare: urgono per ovviare a disagi e figuracce con gli stranieri”. Per tacere delle ambulanze dirette agli ospedali Santo Spirito e Bambin Gesù, non di rado bloccate vicino alla rotonda d’ingresso del parcheggio.
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